giovedì 13 gennaio 2011

I nostri nonni erano Vegan e non lo sapevano

In una delle rinomate rosticcerie di Palermo, chiedo se per caso abbiano qualcosa che non contenga della carne. "Ci sarebbe questo, con il würstel", mi sento rispondere cortesemente. Anche se ho il sospetto che talvolta il würstel non abbia nulla a che fare con la carne, specifico che intendevo "solo vegetale".

Il più delle volte non ho fortuna, altre volte riesco a trovare una "ravazzata" con gli spinaci e la besciamella, o al limite un "pizzotto". Penso sia un peccato non offrire un'opzione vegetariana, visto che il numero di chi decide di non mangiare più carne cresce di giorno in giorno.

Il morbo della mucca pazza, che di recente ha registrato la sua seconda vittima in Italia, ha modificato i gusti culinari di molte persone e c'è da scommetterci, altri rinunceranno alle salsicce dopo il caso dei maiali contaminati. Sul libro nero degli alimenti anche le uova e a questo punto ci si può legittimamente aspettare uno scandalo che coinvolga il latte, presto o tardi.

In rosticceria come altrove, le cose si complicano se sei Vegan. Escludere dall'alimentazione ogni cibo di derivazione animale è la scelta "cruelty free" del Veganesimo.  Chi sceglie questa filosofia dell'alimentazione lo fa per una questione  etica e poi anche per la salute. "Non consumando proteine animali si sottraggono soldi agli allevamenti. I terreni coltivati a cereali vengono utilizzati quasi interamente per il bestiame e questo contribuisce alle crisi alimentari", secondo Diletta Di Simone - un'autorità nel mondo Vegan palermitano - è anche nostra la responsabilità della fame nel terzo mondo.

Sembra che il fondatore della filosofia vegan Donald Watson abbia tratto proprio dalle abitudini alimentari di alcuni agricoltori siciliani l'idea che il sostentarsi di soli vegetali garantisca lunga vita. "In Sicilia durante la Seconda guerra mondiale Watson constatò che la popolazione era in perfetta salute nonostante le privazioni". E pensare che mia nonna era convinta che il diabete le fosse venuto per via di tutte le arance che aveva mangiato durante la guerra (naturalmente c'erano solo quelle, per mesi) (segue)